La settencentesca Villa Gattinoni è sede della Fondazione Ferrario
Nella villa si svolge la vita amministrativa dell’ente. Valorizzata nel suo aspetto monumentale con recenti lavori di restauro, connessa organicamente al nuovo edificio della Casa Albergo per anziani, il bel complesso è diventato un luogo di aggregazione di attività sociali, culturali e ricreative, per li anziani ospiti e per tutta la collettività.
Di notevole interesse artistico sono il grande salone di rappresentanza, la scala ad elica, lo scalone padronale e la cappella privata.
Dietro alla villa si estende un secolare parco, una parte del quale è in uso alla collettività. Rinnovata, liberata e restaurata agli inizi degli anni ’70, a cura della stessa Fondazione, valorizzata nel suo aspetto monumentale, la villa fa bella mostra di sé e rappresenta uno degli edifici caratteristici dal punto di vista storico, artistico e sociale del luogo.
La ricca e imponente costruzione del XVIII secolo, già dimora di campagna dei Milesi, si sviluppa su un lungo blocco lineare che si presenta accentuatamente più alto di un piano nella sua parte centrale.
La facciata settentrionale, con le sue originali decorazioni e riquadrature d’intonaco delle finestre, e due balconcini in ferro battuto, con il bel porticato a tre arcate su colonne binate, prospetta con eleganza e signorilità il giardino d’ingreso e la via Vittorio Emanuele.
Sul retro, dominato da una massiccia facciata, si estende il vasto e secolare parco. La villa fa ora parte del complesso della Casa Albergo per anziani, il cui edificio più moderno (1974-78), si affaccia sulla piazza della chiesa lungo via Garibaldi.
Il piano terra della villa, con il grande salone di rappresentanza e i numerosi locali dei due corpi d’ala, è destinato agli incontri degli ospiti della Casa Albergo con il pubblico esterno, agli svaghi (lettura, televisione, radio, e giochi) e alla riabilitazion e fisica (palestra fisioterapica).
Al primo piano si trovano gli uffici direzionali ed amministrativi dell’Ente. Vi sono ubicati: la sala consiglio, gli uffici di presidenza, della vicepresidenza, della segreteria, dell’economato, del personale della ragioneria e l’ufficio tecnico.
Il secondo piano è destinato ad archivio ed abitazione del custode.
I piani superiori della villa sono comodamente raggiungibili con un’ascensore, installato durante i lavori di restauro dell’ala sinistra nei pressi della singolare scala ad elica di servizio.
I luoghi interni di maggior interesse artistico ed archittettonico sono il grande salone di rappresentanza con affreschi, stucchi e tele del Settecento, la scala ad elica con mosaici di ciottoli, il grande salone padronale affrescato dal milanese Natale Penati ed infine la cappella privata al primo piano.